Nuovi edifici a energia quasi zero già dal 2015. È l'ambizioso obiettivo che si è posto la Regione Lombardia per avere entro 3 anni (2015) tutti gli edifici di nuova costruzione, pubblici e privati, ad altissima prestazione energetica e con un fabbisogno basso o quasi nullo, anticipando di 5 anni l'obbligo fissato a partire dal 2020 dalla direttiva 2010/31/UE.
La novità è contenuta nella legge “Misure per la crescita, lo sviluppo e l’occupazione”, approvata il 4 aprile scorso dal Consiglio regionale con 43 voti a favore, 24 contrari e 1 astenuto.
Aumento al 50% della quota di rinnovabili al 2020
La nuova legge dispone l'adozione di un programma energetico regionale che prevede per la Regione Lombardia l'aumento al 50% della quota di energia da fonti rinnovabili da raggiungere entro il 2020. Sono previste misure per semplificare e favorire ancora più i sistemi geotermici a bassa entalpia a circuito aperto con prelievo di acqua dal sottosuolo o corpi idrici superficiali) e la produzione energetica da fonti rinnovabili.
Misure per il rilancio dell'edilizia
Il provvedimento mira anche a fari ripartire l'edilizia introducendo nuove regole per rilanciare le costruzioni e favorirne la ristrutturazione e la valorizzazione, anche energetica. Viene inoltre superato il problema del mantenimento della sagoma degli edifici nei casi di ristrutturazione comportante la demolizione/ricostruzione, permettendo così, oltre a benefici dal punto di vista costruttivo ed energetico, anche una riqualificazione del contesto sociale e architettonico, nonché la salvaguardia e la promozione dell'identità e della cultura locale.
Appalti, agevolato l'accesso per le micro e piccole imprese
In materia di appalti viene introdotta una una riduzione proporzionale e una semplificazione degli adempimenti amministrativi per le micro e piccole imprese, che saranno agevolate nell'accesso degli appalti "sotto soglia".
Valorizzazione del patrimonio pubblico
La legge inoltre, mediante una semplificazione delle procedure che salvaguarda il ruolo degli enti locali, consente l'avvio di programmi di valorizzazione del patrimonio pubblico anche attraverso l'utilizzo o la costituzione di società o fondi immobiliari, sempre d'intesa con il territorio e i vari soggetti interessati. L'obiettivo è quello di rendere più efficiente la gestione degli immobili pubblici e di permettere il reperimento delle risorse per nuovi investimenti.
Open Data nella PA
Prevista anche la valorizzazione del patrimonio informativo della Pubblica amministrazione e l'introduzione di standard più elevati per i servizi erogati. Il patrimonio di dati pubblici della PA lombarda sarà rilasciato in formato aperto (open data), rendendone libero l'accesso e il riuso per lo sviluppo di servizi e applicazioni.
Amianto e bonifica dei siti contaminati
Viene inoltre semplificata la procedura per garantire e accelerare il raggiungimento degli obiettivi comunitari in materia energetica e di risanamento dall'amianto. Previsti anche incentivi per la bonifica dei siti contaminati, favorendo il recupero dei costi per l'intervento di risanamento ambientale.
Fonte: casa&clima.com